środa, 7 października 2015

Effetti farmacologici e farmacocinetici della madragora.

Pensavo anche io molto tempo fa che la madragora fosse solo leggenda, ma veramente tantissimi anni fa: quanti? Be' circa più di quaranta anni fa... pensavo che fossero piante mitologiche e che fosse giunta a noi la leggenda di questa pianta che ha invece dei principi attivi interessanti.

Ciò che colpiva di più e la sua fama derivano dal fatto che hauna radice che ha forma antropomorfa. Quelle che consideravano streghe invece ne conoscevano gli effetti magari in modo sterotipato, perché la assumevano attraverso uguenti che si applicavano sul corpo magari insieme ad altri pricipii attivi di altre piante, ergo le allucinazioni...Ed ecco una piccola nota sugli effetti dell'assunzione della mandragora, essiccata, o non, radice, foglie o fiore. Il principio attivo della mandragora officinalis, appartenente alle solanacee, è la solanina, da cui la joshina, o ioscina, scopolamina, che è un atropinosimile, un alcaloide.La scopolamina, o ioscina, ferma reversibilmente i recettori colinergici impedendo l'interazione tra acetilcolina e recettori muscarinici. Se assunta in dosi massive può dare sonnolenza, amnesia retrograda, tachicardia, blocco della vasodilatazione, secchezza delle fauci, secchezza oculare, secchezza bronchiale (v. uso fino agli anni '50 dello stramonium nei pazienti asmatici), dà blocco della sudorazione, può anche avere effetti sulla termoregolazione, e in alcuni soggetti provocare febbre, provoca midriasi=pupille dilatate, impedisce l'accomodamento oculare=cicloplegia. Quindi come atropinosimile agisce rilassando i muscoli lisci, e anche in dosi tossiche, diarrea, agitazione psicomotoria, stupor, allucinazioni: in DL50 delirio, paralisi respiratoria, coma morte. Ovviamente si parla di un over dose del principio attivo, quindi dipende molto da quanto principio attivo si è assunto, mangiando parti della pianta. Ma la ioscina o scopolamina a piccole dosi può essere usata anche a scopo terapeutico, o diagnostico.Ad esempio dall'oculista, adesso si usano prodotti sintetici o semi-sintetici dell'atropina, ma prima si usava, proprio colliri con percentuali minime di atropina. Non dimentichiamo che l'atotropina si trova pricipalmente nell'Atropa Belladonna.

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